Furto telematico di 13 Milioni di euro al Ministero dell'Istruzione

Notizia passata quasi inosservata che ripropone violentemente l'attenzione sulla sicurezza informatica nella PA e di come questa si ponga nei suoi confronti.
Giorni fa è stato annunciato un furto telematico di 13.000.000 di euro (dicasi milioni di euro) da un conto corrente on-line delle Poste gestito dallo stesso Ministero.
Ora, non voglio fare il pierino della situazione, ma come si fanno a tenere 13 milioni di euro su un conto on-line? Saggezza vorrebbe che, superata una certa cifra di denaro, i soldi transitassero su altri depositi meno accessibili. Transito che potrebbe essere svolto da un funzionario accreditato dal Ministero non necessariamente telematico ma anche "manuale".
Lasciando stare la presunta debolezza informatica del conto on-line, qui il problema è proprio nelle procedure della PA in questione. Procedure che hanno fatto sì di tenere questa ingentissima somma su un unico conto on-line.
Certo poi se il conto on-line è quello dei comuni mortali con username, password e codice dispositivo...
Ancora una volta si dimostra che la sicurezza non è un prodotto ma un processo.
Ecco il link alla notizia.
Interessante! Che tristezza...
RispondiEliminaRoberto, seguo il tuo blog dalla Nuova Zelanda :) complimenti.
Mi chiedevo, a proposito dei conti online, se esiste una qualche analisi sulla loro sicurezza\vulnerabilita'...ne sai qsa?
ciao e grazie
stefano