Possibile prevedere i problemi di privacy nel 1967?

Pochi anni dopo il PDP-8 e l'IBM System/360, un articolo dell'Atlantic del 1967 prevedeva in modo sorprendente i problemi di privacy dei giorni nostri.
L'articolo è impressionante. Se fosse stato pubblicato di questi tempi, potrebbe rappresentare una lucida analisi della situazione attuale, ma essendo stato pubblicato ben 40 anni fa ha veramente dell'incredibile.
Di seguito qualche estratto (tradotto e con delle piccole note) dall'articolo in inglese:
- "I moderni computer sono più che sofisticate macchine ordinatrici o calcolatrici o delle piccole librerie; sono piuttosto la chiave di volta per nuovi media (n.d.r. Internet) di comunicazione la cui capacità e implicazioni cominciano solo ora a manifestarsi. Nel prossimo futuro i computer saranno collegati insieme a televisioni, satelliti, laser e muoveranno quantità di informazioni enormi su lunghe distanze in un tempo irrisorio (n.d.r. fibra ottica)"
- "...enormi banche dati con informazioni sanitarie saranno disponibili attraverso terminali remoti utilizzati da medici che potranno consultarle pur essendo molto distanti (n.d.r. telemedicina)"
- "...con l'incapacità di "dimenticare" i dati che sono stati inseriti [nel Data Center] (n.d.r. persistenza del dato e impossibilità di circoscrivere la sua utilizzazione)"
- "Ogni incremento nella quantità di informazioni memorizzate, introduce certamente un incremento nel rischio di commettere errori nel produrre report, immagazzinare informazioni e ordinamenti. Inoltre le persone che immettono i dati in modo remoto possono commettere degli errori. (n.d.r. qualità del dato legata alla quantità dei dati e allo skill professionale di chi li immette)"
- "L'esistenza di una banca dati centrale può incoraggiare qualche pubblico funzionario ad attuare tattiche di sorveglianza (n.d.r. forme di controllo dei lavoratori non permesse) . Per esempio scanner ottici con la capacità di leggere diverse varietà di font stampati o testi scritti a mano a fantastiche velocità, potrebbero essere utilizzati per monitorare la posta (n.d.r. si riferisce alla posta cartacea, ma basta trasporre il discorso per l'e-mail) e trasformare le informazioni in un formato che sia comprensibile ai computer per poi trasferirlo nella banca dati centrale."
- "Un uso improprio di funzionalità applicative, magari non testate, può provocare l'errata associazione di un utente con criminali, vietando al povero utente la possibilità di rettificare tali false informazioni (n.d.r. correttezza e sicurezza del software possono inficiare la privacy e la sicurezza delle persone)."
- "L'immissione e la compilazione dei dati effettuato da personale non qualificato pone problemi di accuratezza del dato (n.d.r. qualità del dato legata alla professionalità di chi lo immette nella banca dati)."
- "Per tutelare la giusta libertà delle persone da istituti governativi, debbono essere prodotte delle leggi che regolamentino le informazioni registrabili nella banca dati centrale (n.d.r. regolamentazione in materia di privacy). Certe tipologie di informazioni non dovrebbero essere registrate anche se questo fosse tecnicamente possibile e sussistessero delle valide motivazioni amministrative (n.d.r. selezione del dato da immagazzinare in relazione alla sua "sensibilità")."
- "Per assicurare l'accuratezza del dato contenuto nei file della Banca Dati centrale, ogni utente dovrebbe avere la possibilità di correggere gli eventuali errori riguardanti le proprie informazioni personali (n.d.r. integrità del dato e possibilità di verifica da parte dell'utente a cui appartiene il dato)"
- "Nel futuro esisteranno sofisticate connessioni tra le banche dati centrali e gli uffici periferici. L'informazione quindi transiterà attraverso queste connessioni dentro e fuori tali centri, attraverso linee telefoniche o trasmissioni a microonde. Questa rete centralizzata richiederà delle opportune contromisure per proteggere i dati da eventuali intercettazioni (n.d.r. garantire confidenzialità, integrità e disponibilità del dato)."
- "Come minimo è necessaria un'azione decisa da parte del legislatore per equilibrare la necessità da parte del governo di raccogliere, processare e distribuire informazioni personali e la privacy individuale delle persone. La legislazione in materia dovrebbe prevedere delle sanzioni civili e penali (n.d.r. equilibrio tra necessità della collettività e necessità di privacy del singolo). "
Che dire. Forse vale la pena di leggerlo?
Concordo. Veramente impressionante la lucidità con cui sono trattate problematiche di estrema attualità.
RispondiEliminaFa un pò sorridere la terminologia e/o i paragoni usati ma quando ci si rende conto che l'articolo è datato '67 il sorriso lascia spazio allo stupore.