Apple: aggiornamento col "Security through Obscurity"


Apple è pronta con l'update 10.6.3 ad aggiornare il SO di tutti i MAC! Circa 500 Mbyte di aggiornamento. Ma guardando nelle caratteristiche di questo aggiornamento c'è qualche cosa che non torna.
Correzioni di qua, bachi di là...e la sicurezza? Effettivamente sembra alquanto strano che questo aggiornamento non corregga nessuna falla. Va bene che il patron di casa Apple è convinto che i suoi gioellini siano esenti da malware e da attacchi, ma qualche falla c'è sempre. E infatti guardando in fondo alla pagina...molto in fondo...si scorge una frasetta che lascia interdetti:

For detailed information about this update, please visit this website: http://support.apple.com/kb/HT4015.

Seguendo le molliche di pane di pollicino, poi si arriva a:

Additional improvements

  • Improves Mac OS X Server security. For more information about the security content of Mac OS X Server v10.6.3 see this article.
Ecco finalmente il dettaglio di tutte le vulnerabilità che sono state patchate con la 10.6.3!

Anche io sono caduto nella trappola del "Security through Obscurity" e se non fosse stato per il buon Paolo, avrei dato per valida la teoria "buonista" che questo update di fatto era solo per migliorare il SO. Ma niente cerotti di sicurezza!

E invece no perché sono state corrette ben 88 vulnerabilità. Potete divertirvi a spulciare la lista e a trovare qualche cosa di vostro gradimento.

Giustamente Paolo mette in luce il fatto che la non-pubblicizzazione di questo update come importante per la sicurezza del proprio MAC, potrebbe indurre qualche utente a non effettuare l'aggiornamento e quindi a rimanere in uno stato di insicurezza.

Ma il buon Steve adotta un'altra politica. Sa bene che i MAC ancora (per poco) non sono il target preferito degli hacker e quindi perché gettarsi addosso l'olio bollente? Perché spingere gli utenti a considerare il proprio SO insicuro e bisognoso quindi di un aggiornamento corposo anche dal punto di vista della Sicurezza?

Potremmo quasi pensare che qui si fa del "Security through Obscurity". Il buon Steve dà la percezione di un SO sicuro, non allarmando gli utenti. Ma sappiamo bene che la percezione della sicurezza è cosa ben diversa dalla sicurezza. Di fatto Apple gioca molto su questa percezione di sicurezza che induce i "MACchiani" a considerare il proprio gingillo esente da attacchi perché "più sicuro intrinsecamente".

Ovviamente tutto ciò è falso: MAC è vulnerabile come Windows, come Linux, come AIX, etc. etc. Cambia solo l'interesse degli hacker (o per essere precisi dei Cracker) per una piattaforma che non ha ancora la massa critica per diventare oggetto di interesse da sfruttare per macinar soldi. Se devo decidere la piattaforma obiettivo per installare una rete di BOT, di certo scelgo Windows che mi garantisce il 90% di copertura. Non scelgo mica Linux (con milioni di distribuzioni) o MAC!

Quindi caro Steve la tua mossa forse è giusta, continua a difendere la percezione di sicurezza, ma "statte accuorto" perché qualcuno ha già cominciato a guardare con interesse i tuoi gingilli tecnologici.

Commenti

  1. s/hacker/cracker/ per favore :)

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  2. Ormai nell'uso comune la parola "hacker" indica chi riesce ad ottenere accesso a computer senza averne l'autorizzazione, mentre i cracker li puoi mangiare con una spalmatina di maionese e un paio di fette di salame. Nella lingua, l'uso è sovrano e attenersi a vecchie distinzioni di cui si ricorda solo qualche smanettone nostalgico (tra cui il sottoscritto) non ha molto senso.

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  3. E anche Abell ha ragione a dire il vero. Insomma mettetevi d'accordo! Comunque Hacker o Cracker che siano, sempre birbaccioni sono :-)

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