Hacking time: siamo tutti in una rete locale (su fibra)
Un noto pilota mette in risalto che la velocità dà assuefazione. Sembra la classica "pubblicità progresso" e anche ben fatta, a dire il vero.
E invece? Salta fuori la solita vecchia cara compagnia telefonica che offre collegamenti estremamente veloci grazie alla sua pervasiva fibra ottica.
Erano un po' di anni che non facevo qualche test su tali reti e giusto oggi mi sono deciso a vedere quanto queste "reti" ad alta affidabilità siano (diventate) effettivamente sicure.
Ovviamente una volta identificato il proprio IP all'interno della rete pubblica dell'operatore, basta fare una scansione delle porte per evidenziare servizi potenzialmente vulnerabili. Poi semplicemente puntando alla porta 80 dei vari host identificati, si ottengono risultati ancora una volta strabilianti (o deludenti):
- n. 1 host con una "DreamBox" e password di default (con un po' di Google si trova tutto);
- n. 2 host con il programma di telecontrollo TeamViewer;
- n. 1 host con un apparecchio per il VoIP su Internet senza alcuna autenticazione.
Ovviamente tutto il traffico inviato dalla mia BlackBox non è stato minimamente filtrato! Poi non so, magari domani arrivano i Carabinieri :-)
Insomma tutto come prima. Nulla è cambiato. Siamo ancora tutti in una grande LAN...con certi operatori telefonici.
Alcune note:
- evitate di fare questi pentest, perché sono molto al limite e se fate qualche fesseria siete totalmente nell'illegale (in realtà anche nmap in teoria lo è, ma se poi accedete ad un servizio Web, state veramente facendo un'azione illegale?);
- se siete utenti di questo benedetto provider, mettete un accidenti di router-firewall-dhcpclient-dhcpserver e cambiate le credenziali di default;
Non mi chiedete quale sia il provider, né il pilota...è talmente facile :-)
ciao,
RispondiEliminaconfermo, a volte è anche molto divertente ;-)