Posta Elettronica Certifica? Buona idea, cattiva implementazione
Ieri gran squilli di trombe: è arrivata la PEC per tutti i cittadini. Poi il sito segnalava il numero massimo di accessi raggiunto. Che figuraccia!
Oggi: stessa cosa!
Inoltre ieri sera da Bruno Vespa, il Ministro Renato Brunetta impartiva lezioni a tutti di come sia e sarà facile usare la PEC e di quanto oramai sia pervasiva nella PA: "è tutto molto semplice ...ci sono delle pagine gialle della PA".
Intendiamoci: il tutto con un linguaggio da professore...di economia però! Si capiva subito che il servizio è in fase ancora embrionale e ci vorrà non poco affinché diventi veramente pervasivo. Non per la PEC che oramai c'è e funziona, ma distribuirla alle PA e ai cittadini e soprattutto fare in modo che questi interagiscano tramite di essa mi sembra un altro paio di maniche. Del resto chiunque abbia partecipato a progetti complessi sa quanto la "User Acceptance" di un sistema sia complessa: non basta fare le cose che funzionano, bisogna anche farle usare!
Mi vengono così in mente subito tre aspetti critici:
- non tutti cittadini hanno il computer e se lo hanno non è detto che sappiano usare la PEC (o meglio la posta elettronica);
- non tutte le PA hanno la PEC e/o sono preparate ad averla;
- non tutte le zone sono coperte da connessioni ADSL decenti.
E poi come si fa a pubblicizzare un servizio che per due giorni è inservibile? Proporrei dei corsi di alfabetizzazione informatica per tutti i politici italiani :-)
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