I sette peccati mortali per Linux (e non solo)

L'articolo sarà anche datato, ma i suggerimenti proposti sono sempre validi (e non solo per Linux). Se solo si tenessero in considerazione poche e semplici regole, l'information security sarebbe sicuramente  ad un miglior livello. Questo il link su ACM queue: http://queue.acm.org/detail.cfm?id=1255423.


Ecco, in breve, i "peccati" con qualche spiegazione "easy":

  • Password deboli: e basta! cercate di implementare un qualche filtro minimale...
  • Porte di rete aperte: nmap a campione? non è difficile dai, non serve il mega-tool;
  • Software non aggiornato: apt-get, windows-update,..., ma il rischio è introdurre DoS per malfunzionamenti o incompatibilità introdotte dalle nuove versioni...questo è un vero osso duro;
  • Software insicuro e/o malconfigurato: richiede conoscenze ancora fuori dalla "security da strada",  troppa network e system security, poca software security. Tosto.
  • Risorse insufficienti e cattiva pianificazione delle priorità: vi prego segnalatemi qualcuno che non ha questo problema!
  • Account non più utilizzati o non necessari: basterebbe tenere sotto controllo il parco utenti attivo...
  • Rinviare: qui vale il vecchio proverbio romanesco: "non fare oggi quello che potresti fare domani!"


Fate un breve e semplice esercizio. Commettete qualcuno di questi peccati? Sicuri? Allora siete l'NSA...per quanto anche loro...

Sono poche e semplici regole che magari, appese al muro in un cartoncino plastificato, possono fungere da memento per ogni sysadmin o consulente in ogni momento del proprio lavoro. 


[POLEMIC MODE ON]

E invece no. Troppo semplice.


Spesso ci sono i policy-man. Li riconoscete perché scrivono tonnellate di regole, best practice, guideline, spesso scopiazzate da questa o quella metodologia (e si vede pure) o da wikipedia, con il solito ciclo di Deming, oramai abusatissimo e per il quale ho sviluppato un'allergia fortissima :)

E invece di ricordare i precetti delle care e vecchie maestre di scuola, dove la bontà di un tema non si misurava affatto dalla lunghezza, si sfornano questi ammassi di carta inutili.  

Ma non si potrebbero mutuare dalla sicurezza del trasporto aereo i fantastici foglietti plastificati che   trovate dietro i sedili (quelli a fumetti per intenderci) e applicarli anche all'information security? Del resto rimediare ai "peccati" sopra visti, non è "alta" sicurezza ma solo ordinarie pratiche.

No, troppo difficile. La vanità (e l'incompetenza) la fa purtroppo ancora da padrona.

[POLEMIC MODE OFF]

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